Anastasia Cubeddu nata il 1° gennaio 1893 a Sedilo, 25 anni
Allegato n. 51
VERBALE DI INTERROGATORIO
L’anno 1918 il giorno 15 del mese di Giugno in Milano, in via Pace 9 nell’Ospedale Militare di Riserva, alle ore 17.45;
Davanti a noi, addetti all’ufficio del Generale Ispettore del Comando del Corpo d’Armata di Milano, ed appié del presente atto sottoscritti si é proceduto all’interrogatorio della Signora Cubeddu Anastasia di fu Giuseppe, nata a Sedilo il 1° gennaio 1893, operaia dello stabilimento Sutter, abitante a Garbagnate Milanese, degente ferita;
Diffidato il predetto di dire tutta la verità e nulla altro che la verità e di mantenere il segreto sulla sua deposizione, viene raccolto a verbale la seguente dichiarazione:
Io lavoravo nella 2^ fila alla paraffina al momento del disastro. Ferita, non trovai all’infermeria nessuno che mi medicasse e dovetti alla meglio medicarmi da sola al rubinetto dell’acqua potabile.
Più tardi fui trasportata a Milano.
Intorno alle cause del disastro sono convinta trattarsi di tradimento, tanto più che un mese fa, quando si vociferava che gli ingegneri tedeschi dovevano essere allontanati, si temeva di un atto di vendetta. Infatti si sapeva che qualcuno di loro doveva il giorno 8 andar via.
Quel giorno al dopo pranzo l’Ing. Basler non si é visto, mentre negli altri giorni dopo le 13 si vedeva sempre nel riparto. Lo incontrai, mentre io andavo all’infermeria, che si recava a vedere il disastro coll’Ing. Meyer. L’ing. Basler era alquanto pallido, ma l’ing. Meyer invece mi chiese cos’era successo. All’infermeria, anzi nelle vicinanze di essa, incontrai l’Ing. Usberg che disse a me e ad altre che non avevano niente ed alla nostra richiesta se fossero areoplani rispose ridendo: “ma che areoplani”.
Letto, confermato e sottoscritto
F° Anastasia Cubeddu
F° Tenente E. Fiamberti
F° Ten. Colonnello Ascanio Colombo.-
Dichiaro che Cabeddu Anastasia trovasi in condizioni integre di mente tali da rendere attendibile la sua dichiarazione.-
F° Capitano Medico Dott. Gerli.-